I luoghi
Leonardo in Santa Maria Novella
Tra il 1504 e il 1505 Leonardo sosta a lungo negli ambienti di Santa Maria Novella: gli è infatti stata concessa la Sala del Papa, già adibita all’uso pontificio in occasione del Concilio di Firenze (1439), per la realizzazione del cartone preparatorio della Battaglia di Anghiari.
La Sala è infatti sufficientemente ampia per accogliere il lavoro a un disegno di ampie dimensioni, a cui Leonardo si dedica con cura fra il maggio 1504 e il maggio 1505 progettando anche un grande ponteggio ligneo mobile.
CHIOSTRO GRANDE
Nel cuore dell’antico complesso conventuale di Santa Maria Novella, il Chiostro Grande costituiva il fulcro dell’organizzazione della vita del convento. Il nome ne racconta già la maestosità, con le cinquantasei campate a tutto sesto che ne disegnano il perimetro. La sua edificazione risale a un’epoca compresa tra il 1340 e il 1360, quando assunse le forme monumentali che lo caratterizzano; all’impresa costruttiva contribuirono diverse eminenti famiglie fiorentine, i cui stemmi si osservano scolpiti sui pilastri del loggiato. Due secoli più tardi altre nobili famiglie contribuirono, assieme al granduca Cosimo I de’ Medici, a decorarne tutte le pareti con un grandioso ciclo di affreschi, dipinto in massima parte tra il 1570 e il 1590 da oltre quindici diversi pittori dell’Accademia fiorentina noti per altre simili imprese collettive, tra i quali Alessandro Allori, Santi di Tito, il Cigoli e il Poccetti.
Il Chiostro ospita la sezione esterna della mostra dedicata all’esposizione dei Poliedri neoplatonici e degli esemplari di piante leonardiane.
Piazza di Santa Maria Novella, 18 - Firenze
EX DORMITORIO
Sempre all’interno del plesso conventuale di Santa Maria Novella, l’ex dormitorio del lato settentrionale fa comprendere bene il grado di magnificenza che doveva caratterizzare in antico questi spazi. Due sequenze di pilastri monolitici sostengono volte a crociera, creando una suggestiva fuga prospettica. In antico il dormitorio era suddiviso fra pilastro e pilastro con muretti che definivano lo spazio delle piccole “celle” dei frati, come prescrivevano le Costituzioni dell’Ordine domenicano. I residui di queste strutture divisorie furono eliminati nella prima metà del Novecento, quando l’ambiente fu adibito a sala mensa della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri, funzione alla quale ha assolto fino a poco tempo fa. Le superfici delle pareti e delle volte dovevano essere prevalentemente decorate, come attestano i resti di pitture figurative ancor oggi visibili sulla volta di una delle campate e in alcune porzioni delle pareti.
All’interno dell’ex dormitorio si sviluppa la sezione centrale della mostra dedicata a Leonardo pensatore sistemico e ai suoi studi botanici.
I poliedri a Firenze
La mostra vive anche in alcuni dei luoghi più importanti di Firenze:
- Piazza Santa Maria Novella
- Piazza della Signoria
- Piazza della Stazione
- la Fortezza da Basso
Qui sarà possibile ammirare le riproduzioni su larga scala dei poliedri che Leonardo ha disegnato per il manoscritto De Divina Proportione di Luca Pacioli, simboli della visione leonardiana del rapporto tra uomo e natura.